Il
tatto, essendo il linguaggio più diretto, immediato e confortante, ha una dote
speciale, quella di rafforzare i legami attraverso una carezza, un abbraccio,
un bacio o una stretta di mano.
Ci fornisce
il nostro primo contatto con il mondo esterno e veicola un potere misterioso ed
antico, associato nelle varie culture a valenze positive o negative.
Soprattutto nella tradizione occidentale, sotto l’influenza di retaggi
religiosi, è stato associato al corpo, al peccato, alla trasgressione ed alla
colpa; in altre realtà invece è considerato uno dei più significativi strumenti
di conoscenza dopo la vista.
La
pelle è il primo mezzo di scambio di sensazioni nel bambino, come ad esempio
nei fenomeni allergici dove si manifesta un eccesso di difesa. Questa grande
sensibilità al tatto fa sì che il trattamento Shiatsu sia molto efficace anche
in un bambino di pochi mesi. Infatti, secondo la Medicina Tradizionale Cinese,
il tatto è l’espressione di molteplici strutture energetiche e la sua intima
relazione è col cuore come espressione dello Yang nello Yang, quindi come
massima espansione. Il tatto quindi, dal punto di vista sensoriale, è regolato
dal cuore che determina la presenza dello Shen nell’esplosione tangibile e
percettiva, rappresentato dalla tendenza a voler conoscere il mondo esterno e
venirne in contatto. La pelle nel suo insieme è retta dal polmone e rappresenta
il valore simbolico del limite, ed è una frontiera, una zona di scambio e di
contatto.
Il
Su Wen al Cap. 10 afferma: “i polmoni sono in relazione con la pelle”.
Naturalmente la pelle non è solo organo del tatto ma è organo fondamentale per
la difesa dell’individuo e pertanto è barriera esterna sulla cui superficie il
polmone diffonde la Wei Qi.
Secondo
la fisiologia umana, la sensibilità tattile ha un’organizzazione molto
complessa. Ci sono schiere di recettori dedicate al rilevamento dei diversi
aspetti del mondo somatosensoriale (tatto, temperatura, propriocezione e
dolore), e tutto comincia nella pelle, negli strati del derma, in prossimità
della superficie dove si trovano molti tipi di minuscoli recettori che hanno
diversi nomi. Questi recettori hanno canali ionici che si aprono in risposta a
deformazioni meccaniche, dando inizio ai potenziali d’azione. Il disco di Merkel
risponde bene ad una prolungata sollecitazione della pelle (senso della
pressione), mentre le terminazioni di Ruffini rispondono alle
sollecitazioni che avvengono lentamente.
Un
concetto importante riguardo ai recettori somatosensoriali è quello del campo
recettivo. Si tratta dell’area della pelle di pertinenza di ciascun recettore.
I corpuscoli di Pacini hanno campi recettivi ben più ampi di quelli dei
corpuscoli di Meissner. Lavorando sinergicamente, sia gli uni sia gli
altri consentono di poter avere sensazioni tattili su tutta la superficie del
corpo.
Una
volta individuato uno stimolo, i recettori, come risposta, inviano impulsi
lungo i nervi sensoriali che entrano nelle radici dorsali del midollo spinale.
Gli
assoni che connettono i recettori del tatto al midollo spinale sono fibre
mielinizzate di grandi dimensioni che convogliano l’informazione dalla
periferia in maniera estremamente rapida; mentre per quanto riguarda il freddo,
il caldo e il dolore sono rilevati da sottili assoni con terminazioni
“scoperte”, che trasmettono più lentamente.
Ci
sono stazioni di servizio per il tatto sia nel bulbo che nel talamo, prima di
proiettarsi verso l’area sensoriale primaria, detta corteccia somatosensoriale;
le fibre nervose attraversano la linea mediana del corpo, cosicché la parte
destra del corpo è rappresentata nell’emisfero sinistro e la parte sinistra
nell’emisfero destro. Le informazioni veicolate da stazioni recettoriali
dislocate in tutto il corpo vengono sistematicamente “mappate” lungo la
corteccia somatosensoriale per formare una rappresentazione della superficie
corporea. Alcune parti del corpo, come la punta delle dita e la bocca, hanno
un’elevata densità di recettori ed un corrispondente numero elevato di nervi sensoriali.
Il
tatto non è solo un senso che passivamente reagisce solo a quanto riceve, esso
è anche coinvolto nel controllo attivo del movimento.
La
comunicazione incrociata fra i sistemi motorio e sensoriale inizia appena
l’informazione arriva nel midollo spinale; viene inviato un feedback
propriocettivo (un avviso di ricevimento) ai motoneuroni che continua a tutti i
livelli del sistema somatosensoriale.
Nella
corteccia motoria e sensoriale primaria sono poste l’una dopo l’altra, dunque
l’esplorazione attiva è una componente cruciale per il senso del tatto.
A Cura di:
Christian Casella
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