Prima di sfatare alcuni luoghi comuni (per chi non li sapesse), farò un breve riepilogo sulla storia chimica della proteina.
La proteina è stata scoperta intorno al 1830 dal chimico tedesco Justus Von Liebig e intorno al 1840 dall’olandese Gerit Jan Mulder. Come sappiamo, questi composti organici, le proteine, sono sempre azotati (contengono azoto) e sono presenti in percentuali consistenti ma variabili; nell’uomo possono arrivare fino a costituire quasi il 20% del peso corporeo e agiscono in tutti i processi vitali, siano essi plastici, biochimici o energetici. Esiste in ogni caso una netta differenza tra le proteine di origine animale e quelle vegetali; quelle animali hanno sempre una base azotata che come residuo finale produce acido urico, quelle vegetali hanno una base azotata che, una volta subiti i processi di metabolizzazione, dà come residuo l’urea. Questa differenza diventa importante se messa in relazione alla salute dell’uomo, poiché mentre l’urea viene normalmente eliminata attraverso l’urina, l’acido urico si combina chimicamente con il sodio e si deposita soprattutto nelle piccole, medie e grandi articolazioni sotto forma di urato di sodio; le conseguenze possono essere irrigidimento articolare, artriti e persino la gotta.
Inoltre, occorre evidenziare che nell’uomo, a differenza degli animali carnivori, non esiste un particolare enzima chiamato uricasi il quale permette una serie di reazioni e trasformazioni chimiche per cui l’acido urico viene alla fine trasformato in urea.
In ambito sportivo appare chiaro che un eccesso di proteine di origine animale (tra l’altro contengono anche molti grassi saturi), possano essere deleteri a medio-lungo termine.
- Dunque è giusto che gli sportivi debbano mangiare molte proteine per sopperire alle grosse richieste energetiche? Non credo, visto che il rendimento è a carico quasi esclusivamente dal glucosio.
- E’ utile la dieta iperproteica? Magari se immagazziniamo più proteine, queste torneranno utili quando siamo in riserva … Impossibile! Il nostro organismo non può immagazzinare nessuna proteina, anzi l’eccesso di proteine è dannoso perché appesantisce il lavoro del fegato e dei reni, aumentando la quantità dei residui metabolici e tossine (radicali liberi specialmente) in circolazione. Inoltre, dato che le proteine in eccesso vengono trasformate in zuccheri e una parte di loro in grassi, non risulta conveniente per la nostra salute avere queste riserve in eccesso.
- Gli aminoacidi, specie quelli essenziali, sono presenti solo nelle proteine animali? Assolutamente no! Cercasi semi oleosi e legumi (soprattutto la soia) in primis.
A cura di:
Christian Casella
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