19/08/12

Chiarezza sull'assunzione di Pesce e consigli per donne in gravidanza



Molti esperti e nutrizionisti ci indirizzano sempre più a consumare il pesce anziché la carne, perché hanno meno grassi saturi e colesterolo, e molti di loro contengono i famosi Omega-3. A mio avviso, anche il pesce andrebbe ridotto nella dieta, perché per via dell’inquinamento e per una condizione fisiologica, i pesci accumulano molti metalli pesanti come il mercurio (metilmercurio), dannosissimi per il nostro organismo. I pesci che contengono maggior mercurio sono quelli che si trovano all’apice della catena alimentare (tonno, pesce spada, marlin, halibut, etc.) e se una donna in gravidanza assume pesce contaminato, il feto verrà intossicato dal mercurio che attraversa la placenta interagendo negativamente sul sistema nervoso del futuro bambino, con possibili conseguenze a livello intellettivo.
Secondo alcuni studi condotti in USA, la porzione di pesce ideale da consumare per le donne in gravidanza, non dovrebbe superare i 400 g al mese.
Anche il pesce d’allevamento è dannoso, alcuni studi indicano che i Policlorobifenili (PCB) e altre sostanze diossino-simili, aumentano nel pesce allevato fino a 30 volte rispetto al pesce selvatico. Molto dipende dal cibo che gli viene dato, molto grasso e che provoca un aumento sconsiderato di sostanza tossiche (le sostanze tossiche si accumulano proprio nel grasso).

CONSIGLI:
- Assumere pesci con il minor contenuto di metalli pesanti (pesci con meno mercurio ;
- Ridurre il consumo di pesci con metalli pesanti a circa 2 volte ogni 45 giorni;
- Verificare sempre la provenienza del pesce, alcuni laghi o mari sono più inquinati di altri.


A cura di:
Christian Casella

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.